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Gaia Carboni, Pipe Organ I, 2009 matita su carta filigranata, 65x50 cm Courtesy l'artista |
Osservando la snella struttura a torri
cilindriche che svettano nel cielo, così in alto da restare
impigliate tra le nuvole, è quasi inevitabile l’analogia visiva
con arditi e avveniristici progetti mai realizzati, ma fondamentali
per la storia dell’architettura occidentale, come Il grattacielo di
vetro di Mies Van Den Rohe del 1922 oppure Il grattacielo alto un
miglio di Frank Lloyd Wright del 1956. Con questi l’opera in
copertina condivide non soltanto una spiccata propensione alla
verticalità, ma anche quella sorta di alone magico del quale è
sempre ammantata, per le infinite possibilità che dischiude, la
scoperta di tecnologie all’avanguardia e materiali inediti.