Der Blick, der ans eine Schöne sich verliert, ist ein sabbatischer. Er rettet am Gegenstand etwas von der Ruhe seines Schöpfungstages. […] Fast könnte man sagen, daß vom Tempo, der Geduld und Ausdauer des Verweilens beim Einzelnen, Wahrheit selber abhängt.

Lo sguardo che si perde nella bellezza di un singolo oggetto è uno sguardo sabbatico. Esso salva nell'oggetto un po' della quiete del giorno in cui è stato creato. […] Si potrebbe quasi dire che la verità stessa dipende dal contegno, dalla pazienza e assiduità con cui si indugia presso quel singolo oggetto.

Theodor W. Adorno

venerdì 7 marzo 2014

Gaia Carboni

Gaia Carboni, Pipe Organ I, 2009
matita su carta filigranata, 65x50 cm

Courtesy l'artista


Osservando la snella struttura a torri cilindriche che svettano nel cielo, così in alto da restare impigliate tra le nuvole, è quasi inevitabile l’analogia visiva con arditi e avveniristici progetti mai realizzati, ma fondamentali per la storia dell’architettura occidentale, come Il grattacielo di vetro di Mies Van Den Rohe del 1922 oppure Il grattacielo alto un miglio di Frank Lloyd Wright del 1956. Con questi l’opera in copertina condivide non soltanto una spiccata propensione alla verticalità, ma anche quella sorta di alone magico del quale è sempre ammantata, per le infinite possibilità che dischiude, la scoperta di tecnologie all’avanguardia e materiali inediti.

mercoledì 19 febbraio 2014

«One Dollar». A Contribution to the Critique of Political Economy
di Veronica Liotti e Stefano Franchini

Jefferson Hayman, One Dollar
stampa in gelatina ai sali d'argento, Ed. 25, 19,5x17 cm
Courtesy galleria PH Neutro, Pietrasanta (LU)

(scroll down for English version)

L’opera One Dollar di Jefferson Hayman si può considerare, sotto tutti i punti di vista, un autentico trattato teologico-economico sulla circolarità dialettica innescata dalla differenza costitutiva tra l’oggetto “moneta“ e il concetto “denaro”, dall’invisibile tensione tra valore reale e valore nominale. Un singolo biglietto verde americano, con il suo tipico numero di serie e anno di emissione da parte della Federal Reserve, fuoriesce dalla dimensione puramente economico-politica e viene trasferito nella sfera estetica grazie all’atto della produzione artistica.

venerdì 24 gennaio 2014

Intervista a Boris Groys

Boris Groys
Courtesy Wikipedia

(scroll down for the original English version)

Dopo la pubblicazione dell'edizione tedesca nel 2009 è uscita quest'anno per Mimesis la traduzione italiana di Einführung in die Anti-Philosophie (Introduzione all'antifilosofia, a cura di P. Perticari, trad. it. S. Franchini), una selezione di saggi del filosofo e teorico dei media Boris Groys, annoverato tra le cento personalità più influenti dell'arte contemporanea mondiale dalla classifica di ArtReview dello scorso anno.
Stimolati dalla lettura del volume, in cui la riflessione sull'arte contemporanea diventa strumento per indagare e presentare sotto una luce nuova il pensiero di alcuni tra i maggiori filosofi e pensatori, da Heidegger a Benjamin, da Kierkegaard a Jünger, da McLuhan a Derrida – solo per citarne alcuni –, abbiamo chiesto all'autore di rispondere a qualche domanda.

sabato 18 gennaio 2014

Jana Sterbak «Human condition: the limits of our freedom»
Galleria Raffaella Cortese, Milano
dal 29/11/2013 al 8/2/2014

Jana Sterbak, Cones of fingers, 1979-1995
fotografia b/n, 51×36 cm, Ed. 15
Courtesy Galleria Raffaella Cortese e l'artista

La cultura ceca, attraverso figure di spicco della letteratura nazionale come Kafka, Hašek e Čapek, le ha insegnato, fin dall'infanzia, che la vera libertà è possibile solo nell'immaginazione. Per questo, l'arte di Jana Sterbak sposta i confini del consentito e radicalizza il gusto per l'assurdo.

sabato 4 gennaio 2014

Giorni Felici

Enrico Tealdi, Giorni Felici, 2013 (dettaglio)
19 quadri, dimensioni variabili, tecnica mista su carta
courtesy l'artista

Giorni Felici è un autoritratto polittico costituito da diciannove quadri di varie dimensioni. In ciascuno Enrico Tealdi ha racchiuso una propria fotografia – impressa su carta con una tecnica particolare – e l'ha resa quasi inaccessibile allo sguardo annerendo la superficie del vetro. L'autoritratto è quindi una sorta di mosaico oscuro fatto di tessere idealmente interscambiabili, essendo tutte ugualmente nere e inintelligibili.


venerdì 6 dicembre 2013

Gosia Turzeniecka

Piotrkow, 2013
acquerello su carta, cm 113 × 100
Courtesy l’artista 


Le opere di Gosia Turzeniecka ci coinvolgono in un “turbine di quotidianità”: ciò che vediamo è quanto l'artista ha colto in un preciso momento, in una determinata situazione, ed è perciò letteralmente irripetibile. Gosia infatti dipinge quasi sempre dal vivo, negandosi la possibilità di “rimeditare” il contenuto dei suoi lavori, non cede mai al fascino dell'immaginario o del fantastico e raramente dipinge a memoria o muovendo da fotografie, perché riporta su carta solo quanto ha personalmente visto e vissuto.

domenica 10 novembre 2013

deviazione Artissima > I cani e i lupi
a cura di Veronica Liotti e Stefano Franchini


Letizia Battaglia
Palermo 1980. Quartiere La Cala
La bambina con il pallone, 1980
Fotografia b/n,
46x31 cm, Ed. 1/8
Courtesy Cardi Black Box, Milano
Artissima 23 grigio

L'idea di questa mostra virtuale, la terza dopo le due deviazioni realizzate per ArtVerona 2013, proviene dall'ultimo romanzo di Irène Némirovsky (1903-1942), scrittrice francese di origini ucraine ed ebraiche, intitolato Les chiens et les loups, pubblicato a Parigi nel 1940. Con ispirata eleganza e acume psicologico, l'autrice delinea due tipologie umane classiche, profondamente affini e insieme radicalmente diverse: il cane domestico, obbediente, fedele, mansueto, protettivo, e il lupo selvatico, indipendente, violento, inaffidabile, aggressivo.

giovedì 24 ottobre 2013

«The man who managed to get pussy off his mind»
una video animazione di Daniele Galliano


The man who managed to get pussy off his mind, 2012
video still, disegno a micromina e matita su carta
courtesy l'artista

Nel suo ultimo lavoro Daniele Galliano si cimenta per la prima volta, ma sempre con il consueto stile allusivo e irriverente, con una video-animazione (regia di Daniele Galliano e Davide Borsa) costituita da una miriade di disegni su carta, dove il movimento è creato per sottrazione con gomma e matita: una tecnica simile a quella resa famosa da William Kentridge.

domenica 20 ottobre 2013

«Propensioni verticali» e «Forme della molteplicità»
due mostre virtuali ad ArtVerona 2013


Reduci da ArtVerona 2013 vi proponiamo i due percorsi espositivi virtuali che abbiamo creato durante la manifestazione veronese. Una selezione di più di 40 opere d'arte e oltre 30 gallerie coinvolte, per vedere la Fiera in modo diverso dal solito.
Veronica Liotti & Stefano Franchini


Ettore Frani, Cattedrale, 2013 
courtesy L'Ariete artecontemporanea, Bologna
ArtVerona pad. 11, stand F7

Dopo una trentennale concordia culturale e politica intorno alla tematica – e sovente alla retorica – della cosiddetta “democrazia universale” e con l'emergere diffuso di una consapevolezza diversa, originata dalle sfide poste dalla drastica crisi globale che ha investito le fondamenta delle antiche economie occidentali, la filosofia contemporanea inizia a riscoprire il concetto di verticalità e a interrogarsi sulla sua valenza non solo teoretica, ma anche antropologica, politica e persino spirituale.

domenica 15 settembre 2013

«Era un piccolo mondo e si teneva per mano»
Enrico Tealdi, EFFEARTE gallery, Milano
19 settembre - 15 novembre 2013

ring, 2012, tecnica mista sua carta, 16 x 23 cm
courtesy l'artista


Il passato prossimo è la dimensione prevalente in cui sorgono e vivono le opere di Enrico Tealdi, affini in questo senso alla poetica di Umberto Saba. Nel «piccolo mondo» che «si teneva per mano», evocato dal poeta nel primo verso della lirica dedicata alla figlia Linuccia, ben si rispecchia l'universo di immagini intenzionalmente imperfette, polverose e sgranate dell'artista. È un mondo passato, ma non da molto, il cui calore continua a riscaldare il presente, le cui immagini rarefatte – riprendendo ancora Saba – illuminano «la tua memoria», cercandoti il cuore «come il pugnale d'un nemico»: preciso, risoluto, affilato.

mercoledì 11 settembre 2013

Manuele Cerutti

livelli corporei, 2013, olio su tela, 46x62 cm
courtesy l'artista


Per affrontare lo strato più profondo della complessa arte proposta da Manuele Cerutti, impregnata di un elemento imponderabilmente perturbante, è necessario stabilire subito un assunto fondamentale: gli oggetti raffigurati si inscrivono in una poetica del “fossile” o, meglio, della fossilizzazione in quanto processo.

domenica 8 settembre 2013

Intervista a Alessandro Bulgini

B.A.R.L.U.I.G.I. via Brandizzo 31, Torino
courtesy Alessandro Bulgini


Nel quartiere torinese Barriera di Milano c'è un bar con l'insegna a testa in giù e una vetrina suddivisa in riquadri come una pagina di Facebook: è la sede del progetto B.A.R.L.U.I.G.I. o, meglio, del primo Bar Luigi, in via Brandizzo 31. Qui incontro Alessandro Bulgini, che in una grande sala con le pareti perlinate ha ormai il suo "Studio", oltre che una sorta di eclettica e variegata collezione di opere d'arte.

Veronica Liotti: Come e quando nasce l'idea del B.A.R.L.U.I.G.I.?

domenica 1 settembre 2013

deviazione

fotografia di Maria Grazia Montagnari


deviazione è un progetto, a cura di Veronica Liotti e Stefano Franchini, che nasce in occasione di ArtVerona2013 (10-14 ottobre 2013), inaugurando un metodo di lavoro che potrà essere esportato e applicato ad altre manifestazioni. deviazione è un blog e insieme un'operazione curatoriale consistente in alcune “improvvisazioni site-specific virtuali”: muovendo dall'eterogeneo insieme delle opere esposte in fiera, considerato come un grande archivio cui attingere, vengono creati vari percorsi espositivi contingenti e autonomi, basati su contaminazioni teoriche originali e inedite, per offrire della manifestazione una visione trasversale che la decostruisca e riassembli secondo logiche diverse, quasi “museali”.

giovedì 13 giugno 2013

Internaturalità
a cura di Claudio Cravero
PAV, 8 maggio - 29 settembre 2013

Filippo Leonardi, La natura ama nascondersi, 2012
courtesy 
www.parcoartevivente.it

  
  Non solo per il senso comune, ma anche per una lunga tradizione filosofica, il termine “naturale” è considerato l'opposto di “artificiale” ovvero “culturale”. Che cosa succede però quando si fa più labile il supposto confine tra natura e artificio tecnico, tra natura e civiltà lato sensu – un confine originario sul quale, ricordiamolo, si fonda il pensiero occidentale –, quando addirittura non è più possibile distinguere tra i due termini ritenuti antitetici, perché la linea di confine diventa una fascia, una zona indistinta, una no man's land filosofica? Collocarsi in questo ”tra”, in questa terra di nessuno, dando in un certo senso realizzazione al pensiero nomade di Gilles Deleuze, non manda forse in pezzi un'intera matrice culturale? Questo è solo uno dei quesiti stimolati dalle opere dei sedici artisti in mostra al PAV fino al 29 settembre.

domenica 2 giugno 2013

Enrico Tealdi

air balloon, 2010, tecnica mista su carta, 36,5x44 cm
courtesy l'artista


Il romanzo di Ian McEwan Enduring love inizia con il ricordo di un picnic e l'incontro, rocambolesco nonché foriero di conseguenze imprevedibili, con un pallone aerostatico. Dal flashback della tragica morte di un uomo, precipitato da una mongolfiera poiché rimastovi aggrappato troppo a lungo nel tentativo di trattenerla a terra, si dipana una vicenda che sembra sviluppare in modo più profondo il significato metaforico racchiuso in quel drammatico gesto inaugurale: l'indugiare nell'attaccamento a qualcosa nella tensione tra sopra e sotto, cielo e terra, prima e adesso, ovvero le dimensioni propriamente figurative della memoria e dell'utopia.

lunedì 20 maggio 2013

Disobedience Archive (The Republic)
a cura di Marco Scotini
Castello di Rivoli, 22 aprile - 30 giugno 2013


Disobedience Archive (The Republic)
veduta della mostra presso il Castello di Rivoli, 2013
courtesy 
www.castellodirivoli.org

Dopo aver girato l'Europa attraversando più di dieci Paesi, Disobedience Archive (The Republic), a cura di Marco Scotini, approda anche al Castello di Rivoli. Un archivio corposo per quantità e qualità dei materiali raccolti, spesso autentiche rarità, uno scrupoloso lavoro di ricerca in continuo aggiornamento, che dura da oltre un decennio e tuttora in fieri.

giovedì 21 marzo 2013

Mythos Atelier: da Spitzweg a Picasso, da Giacometti a Nauman
Staatsgalerie Stuttgart, 27.10.2012 – 03.03.2013


Piet Mondrian, Atelier in Rue du Départ 26, Parigi, 1921-1936
ricostruzione del 1995, Courtesy STAM Postma NL Delft 2012
(veduta dell'installazione presso la Staatsgalerie di Stoccarda)

Nell'immaginario dello spettatore comune l’opera d’arte nasce in modo misterioso e pressoché spontaneo, come un’entità disincarnata, oggetto perfetto da contemplare e interpretare nello spazio espositivo neutro e asettico del museo o della galleria. È privilegio di pochi iniziati osservarne la genesi entro il concreto spazio della fatica artistica, nel laboratorio produttivo dove essa vede la luce in maniera spesso prosaica, pragmatica, secondo procedure e lavorazioni lente e minuziose, ponderate, frutto di innumerevoli tentativi ed errori.

venerdì 22 febbraio 2013

Daniele Galliano

prima di tutto la salute, 2012, olio su tela, 40x50 cm
courtesy l’artista


L’arte di Daniele Galliano non sta mai nel mezzo. Non ci sta perché il suo messaggio non è mai neutro e perché difficilmente ci lascia indifferenti, spettatori assorti in una dimensione di pura contemplazione estetica.
La sua ricerca artistica si alimenta della realtà più attuale, della quotidianità più prosaica e scabrosa, senza fronzoli, manierismi o maquillage. Lo sguardo dell’artista è calato in profondità all’interno del mondo reale. Sguardo critico ma non accusatorio che racconta, rinunciando a qualsiasi forma di ricercato lirismo e senza ostentare alcun pathos, storie di ordinaria contemporaneità, per suscitare sempre una riflessione, inevitabilmente di parte e mai di corto respiro concettuale.

sabato 1 dicembre 2012

Andrea Massaioli

fiori notturni, 2011, olio su tela, 40x70 cm, courtesy l’artista

Nella propria ricerca artistica, Andrea Massaioli ha da sempre stabilito un vincolo profondo, intimo, con il mondo della natura e delle energie sottili. Tutte le sue opere sembrano percorse da una forza vitale intensa e ubiqua. Una delicata attenzione per i dettagli combinata a una meticolosa capacità d'osservazione sono gli strumenti essenziali per tradurre sulla superficie pittorica o nella materia scultorea soggetti botanici, animali e umani, così realistici da essere commoventi. Gerani e ficus, farfalle e lumache, corpi femminili e maschili sbocciano onirici e fragili dall'incontro tra naturalità e inconscio. Prendendo in considerazione la sua produzione su carta e su tela, due anime sembrano convivere nell'opera di Massaioli.

giovedì 30 agosto 2012

Federica Perazzoli

 senza titolo, 2010, acrilico, 150x110 cm, courtesy l’artista

Le opere di Federica Perazzoli parlano un linguaggio apparentemente sobrio e accessibile, senza doppi sensi né malizia. Ogni opera somiglia alla pagina di un lungo racconto ambientato nella natura. Con pochi elementi essenziali l'artista ricrea paesaggi fiabeschi abitati da animali mansueti, come cani e cerbiatti, e da rari esseri umani, quasi sempre seminudi, incapaci di volgarità ma, sembra, non del tutto privi di qualcosa da nascondere. 

venerdì 8 giugno 2012

Ada Mascolo

 ade, 2011-2012, serie di 90-in progress
acquerello su carta, 33x24 cm, courtesy l’artista


L’universo interiore dell'artista matura gradualmente dentro la superficie vergine del dipinto, sembra germogliare a partire dal suo grembo più intimo, anziché provenirvi dall'esterno con un gesto di sovrapposizione meccanica. Dalla tela, dalla carta o dal tessuto, le macchie cromatiche, delicate e al contempo vivide, sbocciano come fiori immaginari dell'inconscio biologico, fiori ardenti e carnosi, nei quali corpi nudi, femminili o maschili, si avviluppano o congiungono in una perfetta e sensuale simbiosi di forme.

martedì 6 marzo 2012

Nini Maccagno

 lezioni americane “rapidità”, 1985
acrilico su tela, 40x30 cm, immagine tratta da
“Il catalogo è questo. Nini Maccagno: opere e documenti”
a cura di Isabella Massabò Ricci, giugno 2006


Nini Maccagno nasce a Pinerolo (TO) nel 1914 e muore a Torino nel 2005.

    Un'artista, prima ancora una ballerina, un'appassionata di musica e letteratura: «In realtà volevo fare la scrittrice ma mi è venuta paura del foglio bianco... in ogni caso, scrivo benissimo i telegrammi», così confessava ad Alberto Papuzzi nel 2002, alla vigilia della più grande mostra antologica a lei dedicata presso l'Archivio di Stato di Torino.

mercoledì 22 febbraio 2012

Giovanni Viola


 mare d’inverno, 2011, pastello su carta, 75x90 cm
courtesy Galleria Stefano Forni-Bologna e l’artista

Sarebbe facile definire Giovanni Viola un pittore paesaggista. Sarebbe facile e non del tutto sbagliato, considerando che le sue opere propongono esclusivamente vedute della Sicilia. Tuttavia non sarebbe sufficiente a descrivere la sua ricerca artistica, in bilico fra tradizione e originalità. Viola osa riproporre la rappresentazione del paesaggio, in un’epoca aliena e diffidente verso questa tematica, sovente considerata un mero esercizio stilistico. Il giovane pittore, invece, affronta la sfida – il rischio è essere tacciato di anacronismo – in maniera consapevole e anticonformista.

martedì 29 novembre 2011

Matteo Massagrande

interno2, 2011, tecnica mista su tavola, 30x30 cm
courtesy Galleria Stefano Forni-Bologna e l’artista

«Queste sono le ultime cose, scriveva. A una a una scompaiono e non ritornano più. Posso raccontarti di quelle che ho visto, di quelle che non esistono più […]. Queste sono le ultime cose. Una casa un giorno è lì e il giorno dopo è sparita. Una strada lungo la quale solo ieri camminavi, oggi non esiste più. […] Quando vivi in città impari a non dare nulla per scontato. Chiudi gli occhi per un attimo, ti giri a guardare qualcos'altro e la cosa dinnanzi a te è sparita all'improvviso. Niente dura, vedi, neppure i pensieri dentro di te. E non devi sprecare tempo a cercarli. Quando una cosa sparisce, finisce.» (Paul Auster, Nel paese delle ultime cose, 1987)

lunedì 22 agosto 2011

Ida Harm

sally gardens, tecnica mista su tela, 150x100 cm
courtesy l’artista


Down by the Sally gardens my love and I did meet;
She passed the Salley gardens with her little snow-white feet.
She bid me take love easy, as the leaves grow on the tree;
But I, being young and foolish, with her I did not agree.